Storia

Rachel Ruysch, regina delle nature morte floreali

Scritto da Simone | 26 giugno 2020

Forse il suo nome non ti dice niente, eppure le sue nitide nature morte floreali sono immediatamente riconoscibili. È una delle pittrici di nature morte più famose di tutti i tempi, sia nel corso della sua vita che nelle tendenze d’arredamento d’interni degli ultimi anni: l’artista classica Rachel Ruysch può essere altrettanto nota come altri maestri olandesi, ma è la regina indiscussa dei dipinti di nature morte floreali. 

Ambiente creativo

Figlia di un professore di anatomia e botanica, la Ruysch è stata circondata dalla natura fin da piccola. La vasta collezione di scheletri di animali, minerali e specie botaniche del padre le offriva ampie possibilità di praticare il disegno. All’età di quattordici anni, le sue capacità e il suo entusiasmo convinsero i suoi genitori a farle intraprendere un apprendistato presso un affermato pittore – una cosa piuttosto insolita, ma non del tutto impossibile, per le ragazze olandesi del XVII secolo. 

Rachel Ruysch - Natura morta con fiori

Seguendo le orme di Otto Marseus van Schriek, la Ruysch iniziò con la pittura cosiddetta Sottobosco: un genere artistico che comprendeva insetti, funghi, rettili e altre creature naturali fino ad allora considerate inferiori per l’arte, ma rivisitate dopo l’introduzione del microscopio. Il suo stile, tuttavia, si sviluppò rapidamente in qualcosa di più personale. Utilizzando i modelli della collezione del padre, iniziò a disporre i fiori, altrimenti impossibili da trovare in natura a causa della stagionalità e del clima, in mazzi colorati. Anche se le sue composizioni possono essere irreali – i fiori non potrebbero sostenersi a vicenda così bene come nelle sue composizioni – la grande attenzione ai colori e le sue delicate pennellate, con ogni petalo dipinto fin nei minimi dettagli, rendevano ogni dipinto incredibilmente realistico. 

Finanziariamente florida

Storicamente le donne hanno dovuto affrontare una serie di ostacoli per poter intraprendere una carriera in qualsiasi campo, eppure Rachel Ruysch non solo è riuscita ad avere successo, ma lo ha fatto su scala internazionale. Quando era ancora in vita, i suoi dipinti erano spesso venduti a prezzi fino a 1200 fiorini. E questo è ancora più lodevole se la si paragona a uno dei maestri olandesi come Rembrandt van Rijn – scomparso all’epoca della nascita della Ruysch – che raramente vendeva qualcosa per più di 500 fiorini. Benché ci si aspettava che smettesse di dipingere una volta nato il primo figlio, come aveva fatto la sorella di pari talento, Rachel continuò a dipingere fino alla fine dei suoi giorni a 86 anni.

Juriaen Pool (II) - Autoritratto di Juriaen Pool II, sua moglie Rachel Ruysch e il figlio Jan Willem Pool

Oltre al suo evidente talento, la sua popolarità può essere attribuita all’amore del popolo olandese per i fiori e il giardinaggio. I dipinti che mettevano in risalto la bellezza della natura erano molto apprezzati e, durante l’età dell’oro olandese, l’interesse per la scienza era all’apice e i fiori erano (e sono tuttora) uno dei maggiori prodotti d’esportazione del paese. Non è un caso che, circa 30 anni prima della nascita di Rachel Ruysch, fu proprio in Olanda che la mania dei tulipani portò al primo caso del fenomeno socio-economico oggi noto come bolla economica speculativa. A differenza della bolla, però, i fiori non appassivano mai nei dipinti della Ruysch.

Icona di interni non accreditata

Nonostante la Ruysch abbia goduto di grandi consensi durante la sua vita, essendo una delle pittrici più documentate dell’età dell’oro olandese, e nonostante alcuni storici dell’arte l’abbiano menzionata come una delle più talentuose artiste di nature morte di tutti i tempi, ancora oggi non è comunemente nota nel mondo moderno. Potrebbe essere che l’interesse per i dipinti floreali e le nature morte sia semplicemente svanito poco dopo la sua morte. O forse quelli che temevano che diventasse un modello per le donne che desideravano intraprendere una carriera artistica si sono assicurati di non menzionarla in troppi libri di storia.

Rachel Ruysch - Fiori in un vaso su lastra di pietra

Negli ultimi anni la sua arte è tornata in auge, anche se non in senso tradizionale. In un qualsiasi negozio di decorazioni per la casa è probabile che ci si imbatta in una carta da parati con il caratteristico sfondo scuro tipico di Rachel Ruysch, ricco di peonie luminose e colorate, tulipani e altre bellezze naturali. Dato che il suo lavoro è di pubblico dominio, le aziende di design possono facilmente prendere le sue opere e utilizzarle senza dover pagare alcuna licenza e senza menzionarne il nome: un motivo in più per renderle omaggio.

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