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Scritto da Beulah | 12 novembre 2019
L’heavy metal ha sicuramente la reputazione di musica spaccatimpani con assoli di chitarra magistralmente distorti. Ma sapevi che il metal ha anche una lunga storia di innovazione e utilizzo di strumenti decisamente non metal?
Caratterizzata da distorsioni spaccatimpani, assoli di chitarra epici, spettacoli di alto livello e ritmi implacabili, l’heavy metal è esploso nel 1968. Fu un anno di incombente recessione economica nel Regno Unito e di mitigazione dei tabù social, il che creò la tempesta perfetta. Gruppi come Black Sabbath, Led Zeppelin e Deep Purple nacquero da comunità svantaggiate e fornirono ai giovani uno sfogo per trovare e comprendere il loro posto in quel mondo in così rapido cambiamento.
Un prototipo della caratteristica armonica Hohner di Ozzy
Il caratteristico suono cupo dei Black Sabbath e i loro testi minacciosi divennero presto sinonimo di heavy metal. Nell’omonimo album in studio di debutto, la band mostrò la volontà di sperimentare con diversi suoni e strumenti che solitamente non sono associati all’heavy metal nell’immaginario comune. Il leggendario assolo di armonica Hohner di Ozzy Osborne all’inizio di “The Wizard” regalò una bellissima e inquietante apertura a questa canzone iconica. E aprì la strada alla successiva evoluzione dell’heavy metal: il metal di genere.
Il genere metal e il sassofono dei Nine Inch Nails
Può darsi che tutto sia iniziato nel Regno Unito (con notevoli influenze giapponesi), ma durante gli anni ‘80 e ‘90, l’heavy metal guadagnò fama internazionale in paesi come Svezia, Kenya, Bangladesh, Polonia, Iran, Germania e Paesi Bassi. L’heavy metal stava conquistando il mondo e a questo si aggiunse lo sviluppo di sottogeneri come il folk metal, il crust punk, il kawaii metal, il grunge e l’industrial metal. Un gruppo divenne sinonimo di questa esplosione di creatività e innovazione. Stiamo parlando dei Nine Inch Nails.
Trent Reznor suonò un sassofono in God Break Down the Door come mezzo per “riavere indietro la sua tecnica”
Il gruppo nacque nei primi anni ‘90 ed era una combinazione unica di dinamicità, distorsione pesante e sintetizzatori industriali. I NIИ furono presto acclamati come pionieri dell’industrial metal. Trent Reznor – il pilastro creativo della band – suonava vari strumenti tra cui è interessante menzionare l’iconico sassofono nell’inno dei NIИ: “God Break Down the Door”. Il sassofono fu inventato in Belgio, ma furono i musicisti americani a farlo conoscere davvero al grande pubblico internazionale negli anni ‘20. Incorporando il sassofono nella musica dei NIИ, Reznor seguì una lunga tradizione di innovazione che prevedeva l’utilizzo di strumenti locali e inaspettati.
Il metal contemporaneo e il shakuhachi dei Wagakki Band
Ogni minuto nasce un nuovo metallaro, soprattutto in Giappone: il paese che ha prodotto alcune delle band più iconiche e influenti nel panorama dell’heavy metal. I gruppi giapponesi degli anni ‘70 Flower Travellin’ Band, Bow Wow e Earthshaker hanno il merito di aver ispirato molti dei primi gruppi heavy metal europei e il panorama metal giapponese si è sviluppato parallelamente al metal europeo. Nel 2007 il gruppo Aldious diede il via ad un’ondata di band femminili giapponesi come Band Maid, Mary’s Blood e Lovebites.
Unoshakuhachi tradizionale giapponese all’opera
Mentre i sanguinari vichinghi scandinavi sono sempre stati tenuti in grande considerazione dagli appassionati di metal, è impossibile non emozionarsi per il modo in cui gli artisti giapponesi si stanno ritagliando un loro personale angolo di mercato. La Wagakki Band, ad esempio, suona una combinazione di folk rock e folk metal su strumenti tradizionali giapponesi. Le note struggenti dello shakuhachi (un flauto di bambù) nell’album del 2014 Vocalo Zanmai (ボカロ三昧) contrastano con la batteria frenetica e gli aggressivi riff di chitarra. Le band come Wagakki hanno condotto il metal verso nuove e sorprendenti direzioni e, man mano che il suo pubblico internazionale cresce, diventa sempre più chiaro che il successo dell’heavy metal è in continua crescita.
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