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Scritto da Tom | 30 ottobre 2019
Quando Nintendo inaugurò Super Mario Bros. sul NES (Nintendo Entertainment System), non solo ci fece conoscere Mario, Luigi, la principessa Peach e le gioie dello scorrimento laterale – Nintendo fu anche uno dei primi produttori di giochi a rendere la musica parte integrante dell’esperienza di gioco. Da allora, la musica di Nintendo ha continuato a migliorare senza sosta: dalle ritmate orchestre di The Legend of Zelda alle sottili sonorità della serie Metroid. Ci siamo immersi nella storia sonora dell’azienda per analizzare quali caratteristiche rendono le colonne sonore Nintendo così amate e in che modo questa azienda ha cambiato per sempre il volto della musica per videogiochi.
A metà degli anni ‘80 l’industria dei videogiochi era in declino. Nel 1983 si registrò un forte calo delle entrate per i videogiochi e cominciarono a sorgere dubbi sulla longevità delle console e dei computer per uso domestico. Il Giappone e gli Stati Uniti furono particolarmente colpiti da questa situazione ed entrambi i mercati si ritrovarono vicini al collasso. Questo fino a quando Nintendo lanciò il NES nel 1985 – una console che ebbe il merito di resuscitare l’industria e produrre uno dei giochi più acclamati dalla critica di tutti i tempi: Super Mario Bros. Il formato di gioco a scorrimento della piattaforma era di per sé rivoluzionario, ma Super Mario Bros. fu anche pionieristico per un’altra caratteristica che altri videogiochi non avevano ancora sfruttato appieno: la musica.
Gli elogi principali furono rivolti alla sigla del gioco, “Overworld”, che sarebbe poi diventato uno dei motivetti più riconoscibili nella storia dei videogiochi. Composta da Koji Kondo di Nintendo (spesso soprannominato affettuosamente Mario Maestro) “Overworld” superò i confini del concetto di musica nei videogiochi. Piuttosto che considerare la musica come un elemento aggiuntivo al design del gioco, Kondo la posizionava come parte fondamentale dell’esperienza. In pratica, questo significava che la musica diventava la connessione tra movimento e suono – Mario si muoveva e saltava allegramente al passo con la canzoncina.
“Overworld” è una delle colonne sonore per videogiochi più riconoscibili di sempre, oggi sinonimo di Super Mario
La musica di Kondo lasciava il segno in ogni aspetto del gioco: i livelli di Mario che si svolgevano sott’acqua erano accompagnati da un valzer che si sincronizzava con lo scintillio delle monete d’oro e i Calamaki saltellanti (creature acquatiche simili a calamari del mondo di Super Mario). L’idea di Kondo era che la musica dovesse essere il mezzo che collegava tutto ciò che vedevi con tutto ciò che sentivi.
Forse ciò che distingue Nintendo dalla massa è la sensazione rievocata dalla musica del gioco. Chiedi a qualsiasi fan Nintendo e la parola principale per descrivere le colonne sonore sarà “nostalgia”. Certo, gran parte di questa sensazione può essere collegata all’età dei giocatori e al ricordo della prima uscita del videogioco, ma c’è sicuramente una qualità emotiva distintiva che caratterizza le colonne sonore Nintendo. La musica era, come diceva Kondo, un modo per portare il gioco nella vita reale e raccontare una storia. E probabilmente non c’è un gioco che rappresenti meglio questa affermazione del classico titolo Nintendo The Legend of Zelda.
La terra di Hyrule (che ha fatto da cornice alla maggior parte dei giochi della serie) è sempre stata definita dalla musica che accompagnava le scene – l’ocarina in Ocarina of Time, la bacchetta del vento in The Wind Waker o l’arpa che compare nella maggior parte dei giochi, tutti strumenti che sono parte integrante del videogioco (alcuni prendono persino il loro nome dallo strumento stesso). Di conseguenza, il suono è sempre stato fondamentale non solo per migliorare il gioco, ma anche per comprenderlo. Molte canzoni della serie di Zelda sono presenti come colonna sonora rassicurante per le tue avventure attraverso questa terra immaginaria, oltre ad essere fedeli compagne di viaggio durante tutto il gioco. Ogni volta che Link (il protagonista del gioco) è perso o in difficoltà, spesso si rivolge al suo strumento e alla musica per potersi salvare.
Ocarina of Time è considerato uno dei migliori giochi di sempre e viene apprezzato anche per avere una delle più grandi colonne sonore di tutti i tempi.
Le colonne sonore sono ora ampiamente rivisitate e celebrate per la loro diversità – dal rombo della forza orchestrale (Wind Waker) alla malinconia popolare (Majora’s Mask) – e questo testimonia il grande impatto che hanno sui giocatori di oggi, facendo loro rivivere ricordi di tempi e luoghi lontani.
L’approccio di Nintendo alla musica è sempre stato lungimirante. L’azienda ha inoltre continuamente spianato la strada al progresso dell’audio di gioco anche in termini di requisiti tecnici. L’introduzione dei processori a 8 e 16 bit, ad esempio, era una modalità tecnologica che dava alla musica Nintendo degli esordi un sapore elettronico unico.
Oltre a serie del calibro di Zelda e Mario, anche giochi come Metroid hanno contribuito a plasmare questa nuova forma di integrazione della musica. Melodie rapide e sonorità allegre erano sostituite da paesaggi sonori sottili ed eterei che contribuivano a sottolineare l’isolamento e la lontananza del mondo Metroid. Sebbene le colonne sonore di Metroid non fossero intrinsecamente musicali nel senso tradizionale del termine, contribuirono a creare un genere musicale d’atmosfera che sfidava le vecchie norme. Quando al compositore delle colonne sonore di Metroid fu chiesto quale fosse stato il suo approccio alla serie, Hirokazu Tanaka rispose che invece di vedere la musica come elemento di supporto e atmosfera, voleva creare una sonorità primordiale e coinvolgente che potesse sembrare il suono di una delle creature che infestavano quel mondo, oltre che musica vera e propria.
Metroid Prime è l’edizione di generazione GameCube della serie Metroid e riflette le classiche sonorità della serie
E se avessi ancora dubbi riguardo l’impatto di Nintendo sulla musica, prova semplicemente ad ascoltare alcuni degli artisti più popolari dei giorni nostri, come Drake e Childish Gambino. Probabilmente non ti sorprenderà ritrovare qualche ritornello delle musiche di Nintendo campionato nelle loro canzoni. Scoprirai così che la dolce nostalgia della musica di Hyrule continua a vivere ancora oggi.
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