Storia

Il blues non tramonta mai: artisti e strumenti che hanno segnato un genere

Scritto da Laura | Pubblicato 21 gennaio 2019 | Aggiornato 12 gennaio 2023

Molte delle leggende del rock ‘n roll che conosciamo e amiamo oggi si ispirano proprio al blues. I dischi blues risalgono ai primi anni ‘20, ma il blues affonda le sue radici nella musica africana. A metà degli anni ‘60 gli album del cosiddetto electric blues raggiungono il Regno Unito, ispirando tantissime band britanniche nel processo che ha portato all’invasione del blues britannico, con nomi del calibro di The Rolling Stones, Cream, Yardbirds, Them and Fleetwood Mac. Ma gli strumenti utilizzati hanno fatto la differenza e hanno fatto emergere questo genere triste e magico allo stesso tempo. 


Armonica a bocca

Uno degli strumenti più noti della musica blues è l’armonica. Un solista può eseguire da solo il tradizionale stile botta e risposta: il musicista canta e l’armonica risponde. Uno dei più noti suonatori di armonica blues è stato Sonny Boy Williamson II. La sua influenza si era estesa fino ai rocker del blues britannico, arrivando a registrare con grandi nomi come Eric Clapton e i Led Zeppelin, con Robert Palmer che si procurò persino una delle armoniche di Williamson. Oltre a questi grandi nomi, Stevie Wonder e Mick Jagger furono così profondamente ispirati dal blues che impararono a suonare l’armonica a bocca (e anche bene).


Sonny Boy Williamson II. Crediti fotografici: Gilles Petard/Redferns


Chitarra


Nel tempo sono stati aggiunti molti tipi di chitarre, soprattutto quella elettrica che ha aiutato il blues a evolversi come genere. Una chitarra unica usata nel blues è la Dobro o resofonica. Si tratta di strumenti unici perché non fanno passare il suono attraverso la tavola armonica (la parte superiore della chitarra): la vibrazione della corda attraversa il ponticello verso uno o più risuonatori. L’uso dei risuonatori è stato introdotto per amplificare il suono della chitarra e, sebbene gli amplificatori elettrici abbiano da allora risolto questo problema, la chitarra resofonica è ancora apprezzata per il suo suono unico.

L’ispirazione per molti chitarristi blues agli inizi è Robert Johnson. La leggenda narra che incontrò il diavolo ad un bivio dove scambiò la sua anima per il dono della musica, tanto era il suo talento come musicista. “Robert Johnson era un’orchestra intera”, per citare il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards. Quest’ultimo fece conoscere la musica di Johnson al suo compagno di band, Brian Jones, che inizialmente stentava a credere che fosse solo Johnson, pensando fossero invece 2 chitarre.



Robert Johnson. Crediti fotografici: americanbluesscene.com


Impossibile non menzionare anche BB King. Cantante, chitarrista, cantautore e produttore discografico, è considerato il più influente musicista blues di tutti i tempi. Con le sue chitarre ha lasciato un’eredità eterna al mondo del blues. 


Basso

Basso ed montante, o contrabbasso, sono entrambi utilizzati nella musica blues. Anche se il contrabbasso può essere suonato con l’archetto, è più comune nella musica blues che il bassista pizzichi le corde, una tecnica chiamata pizzicato, per creare linee di basso rapide e sfuggenti. Il più influente bassista blues è Willie Dixon, famoso per aver detto “il blues sono le radici, il resto sono i frutti”: un’affermazione che descrive perfettamente l’influenza del blues sugli altri generi.



Willie Dixon. Crediti fotografici: Wikimedia Commons. 

Un altro importante bassista, il cui nome probabilmente riconoscerai, è Donald “Duck” Dunn, apparso persino nel film Blues Brothers. A parte la sua carriera cinematografica e i suoi contributi allo sviluppo del blues, ha accompagnato molti altri artisti tra cui Freddie King ed Eric Clapton. 


Percussioni

Le percussioni non regolano soltanto il ritmo della musica, spesso hanno anche i loro momenti solisti. Un nome noto tra i batteristi è Steve Jordan. Dopo aver accompagnato Stevie Wonder, andò in tour con i Blues Brothers, pur non facendo alcuna apparizione nel film del 1980.



Mick Fleetwood. Crediti fotografici: Wikimedia Commons.

E come dimenticare Mick Fleetwood, fondatore dei Fleetwood Mac e batterista nella sua band blues: una leggenda tanto per le sue doti alla batteria quando per le sue esibizioni live dinamiche. 

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