In-8° piccolo, cm 11 x 8, pp. 272 con 172 xilografie raffiguranti emblemi che illustrano il testo in latino e greco. Legatura in pergamena, tagli rossi, insegna dei Gesuiti al frontespizio.
In discrete condizioni, copertina integra, frontespizio con vecchio restauro nella parte superiore, pp. 129-160 e 193-224 leggermente brunite, piccoli restauri ai bordi di alcune carte al di fuori dell'area di stampa, nel complesso in buono stato di conservazione e perfettamente leggibile (vedere foto).
Unica trattazione antica sui geroglifici egiziani mai tramandata, è opera di Horapollo, forse un sacerdote pagano che teneva scuola a Menouthis alla fine del V secolo.
Il trattato, portato a Firenze da Cristoforo Buondelmonti nel 1422, fu tradotto in latino nella seconda metà del XV secolo da Giorgio Valla (nel codice Vat. lat. 3898) e stampato per la prima volta da Manuzio, in greco, nel 1505.
La tradizione ermetico platonica rinascimentale fu profondamente influenzata da quest'opera, la cui diffusione contribuì alla nascita del mito dell'Egitto e della sua misteriosa scrittura nella cultura europea.
Praz, p. 374; Graesse, III,375 (solo edizioni del XVI sec.)
Raro.
- Oggetto
- Libro
- Numero di Libri
- 1
- Soggetto
- Emblematica, Geroglifici
- Autore/ Illustratore
- Horapollo (V sec. d.C.)
- Titolo del Libro
- Hori Apollinis Selecta Hieroglyphica
- Condizioni
- Condizioni discrete
- Anno di pubblicazione dell’oggetto più vecchio
- 1606
- Edizione
- Edizione illustrata
- Lingua
- Greco, Latino
- Lingua originale
- Sì
- Editore
- Apud Carolum Vuillettum, Roma
- Legatura
- Pergamena
- Extra
- Altro - vedi descrizione
- Numero di pagine
- 272
- Dimensioni
- 11×8 cm