Legatura in cartonnage color avorio "alla rustica"; dorso liscio con titolo manoscritto a penna da mano antica, in grandi caratteri tondi e in senso longitudinale. Bell'antiporta inciso all'acquaforte su matrice di rame, con indicazione "Cantarinus In(venit) E. Georgi sculp(sit)" - frontespizio con piccolo stemma silografato degli Spinola - al verso del frontespizio, ritratto del dedicatario Giuliano Spinola Marmi (figlio del defunto doge di Genova Tommaso) finemente eseguito all'acquaforte: sotto la linea marginale inferiore vi sono la data 1646 e l'indicazione dell'incisore "Iacob. Pecin. Venet. sculps." - (22) - 393 - (1) pagine numerate. All'ultima pagina non numerata, piccolo fregio silografato (marca tipografica?), luogo e data d'edizione, nonché indicazioni degli stampatori. Capilettera decorati a racemi e fregi tipografici (alcuni dei quali con l'arme degli Spinola) eseguiti a silografia. L'interessante volume, di cui Melzi cita un'edizione anteriore nel 1642, spetta a uno scrittore barocco che fece pubblicare sia opere di argomento letterario che di argomento erudito e moraleggiante. Fra le opere di Aprosio si ricordano La sferza poetica (1643), una difesa del poema L'Adone di Giambattista Marino contro le critiche di Stigliani, e La grillaia. Curiosità erudite (1668). Il titolo dell'opera in esame prende spunto da un episodio della Gerusalemme liberata di Tasso: Rinaldo, l'eroe delle truppe cristiane sedotto dalla maga Armida, si ravvede quando si rimira nello scudo del compagno d'armi Ubaldo e si accorge del proprio abbigliamento lascivo ed effeminato. L'episodio tassiano è illustrato nell'antiporta, il cui disegno è forse ascrivibile al grande pittore Simone Cantarini (Opopezza, Pesaro 1612 - Verona 1648) uno dei migliori allievi di Guido Reni. Il libro è composto contro la moda "nemica capitalissima della VIRTÙ", "TIRANNA della maggior parte d'EUROPA".Ogni capitolo del trattato moraleggiante è dedicato a una persona diversa. Largo spazio hanno, nel testo, le considerazioni (spesso assai critiche ma interessanti per la storia del costume) sul comportamento delle donne. In apertura del volume, sono impressi una canzone a Giuliano Spinola Marmi del noto poeta barocco Paolo Zazzaroni, una lettera dedicatoria di Aprosio a vari gentiluomini ed ecclesiastici, nonché componimenti poetici latini. Esemplare in buono stato conservativo.
- Oggetto
- Libro
- Numero di Libri
- 1
- Soggetto
- Letteratura
- Autore/ Illustratore
- Scipio Glareano
- Titolo del Libro
- Lo scudo di Rinaldo overo lo specchio del disinganno, opera di Scipio Glareano
- Condizioni
- Condizioni discrete
- Anno di pubblicazione dell’oggetto più vecchio
- 1646
- Lingua
- Italiano
- Lingua originale
- Sì
- Editore
- Giacomo Hertz
- Legatura
- Brossura
- Numero di pagine
- 393
- Dimensioni
- 164×95 mm